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Ignazio Abbate - Punti del programma: Bellezza

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La Cultura al Centro” in una Sicilia che guarda al Mondo, per promuovere non solo i numerosi siti già riconosciuti per il loro valore storico-artistico-culturale, ma anche il nostro prezioso patrimonio materiale e immateriale comprendente la Dieta Mediterranea, l’arte dei “muretti a secco” e le numerose tradizioni artigianali che dovranno essere valorizzate mediante un percorso finalizzato al loro riconoscimento quali beni dell’UNESCO.

Di fondamentale importanza la nascita dei GAL Culturali e dei Distretti come “Strada degli Scrittori”, frutto di un sapiente connubio tra pubblico e privato.

 

Il nostro straordinario patrimonio di Beni culturali ed ambientali va preservato, adeguatamente valorizzato e reso fruibile ai visitatori con un investimento finanziario che consenta di mettere in sicurezza i Siti, di rilanciare l’opera di ricerca scientifica e di catalogazione, di creare un Portale multilingue, di dotare i Musei di tecnologie digitali da utilizzare per la collaborazione didattica con le Scuole.

 

Il territorio regionale offre una varietà di siti che custodiscono veri tesori, in gran parte ancora poco conosciuti, testimonianze di una civiltà millenaria. Alcuni di questi siti sono regionali, altri di proprietà comunale, ecclesiastica o il risultato di iniziative private, ma tutti attualmente non collegati in un circuito unitario di comunicazione turistica.

Promuoveremo un accordo inter-istituzionale pubblico/privato per realizzare la Rete Museale regionale e la rete delle Biblioteche Comunali e rendere le stesse più attrattive con il biglietto circolare unico intercomunale.

Una sfida importante sarà, in ambito storico-culturale, la valorizzazione dell’enorme patrimonio rappresentato dai parchi archeologici siciliani.

 

La legge Regionale n. 20 del 2000 che istituisce i Parchi Archeologici, nei quali sono ricompresi i Musei Regionali, dovrà trovare piena attuazione attraverso provvedimenti normativi per favorire il riequilibrio delle risorse finanziarie con un più corposo fondo di solidarietà fra i grandi parchi, come ad esempio Agrigento e Taormina e realtà minori, come ad esempio Cava Ispica e Kamarina.

 

Riveste particolare importanza l’immediata apertura e piena funzionalità dei “servizi aggiuntivi”, da affidare ad associazioni giovanili per la creazione di unità di lavoro per attività di promozione e didattica museale.

Fondamentale, altresì, sarà investire sulla formazione del personale operante nei siti di interesse artistico e culturale, attraverso l’istituzione di corsi gratuiti mirati alla loro crescita professionale.

Dovranno essere attivati in ogni parco e museo percorsi di visita dedicati a soggetti diversamente abili, con l’istituzione di uffici speciali di progettazione e direzione dei lavori di restauro, scavo e manutenzione straordinaria, per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

 

I siti culturali dovranno essere salvaguardati attraverso la tutela diretta (sorveglianza dei siti e dei beni affidata ad unità locali di tutela) e la gestione delle risorse su scala locale.

Per raggiungere i predetti obiettivi sarà fondamentale il coinvolgimento di enti ed associazioni di volontariato, fondazioni, istituzioni scolastiche ed università.

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